09/04/2023
CHRISTUS
VINCIT!
... Allo stesso modo ringrazio la Madonna
- sempre che sia possibile trovare parole sufficienti per farlo -
della grazia di aver letto e diffuso il Trattato della vera devozione a Maria
di San Luigi Maria Grignion di Montfort
e di essermi consacrato a Lei come schiavo perpetuo.
(Plinio Corrêa de Oliveira - Testamento Spirituale)
LOTTA TRA LA RAZZA DELLA VERGINE
E LA RAZZA DEL SERPENTE INFERNALE
La Madonna incatena il Demonio
Dissertando sull'eterna lotta tra la Vergine e il serpente, San Luigi Maria Grignion da Monfort ci mostra la vita dei popoli innanzitutto come una grandiosa, tragica e incessante guerra tra la verità e l'errore, il bene e il male, il bello e il brutto. Una battaglia senza cui l'esistenza terrena dell'uomo, mancante del suo significato soprannaturale, perderebbe la sua dignità.
Commentando le parole della Genesi (3,15) "Io porrò inimicizia tra te e la donna, tra la tua stirpe e la sua stirpe; questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno", questo grande santo osserva con profondità: "Dio ha fatto e preparato una sola ma irreconciliabile inimicizia, che durerà ed anzi crescerà sino alla fine: l'inimicizia tra Maria, sua degna Madre, e il diavolo". (Trattato della vera devozione a Maria, Ed. Luci sull'Est, 1999, p. 31).
In sèguito, il santo passa a descrivere la grande guerra che divide inesorabilmente gli uomini sino alla fine della Storia, guerra che non è altro che un prolungamento dell'opposizione tra la Vergine e il serpente, tra la discendenza spirituale di Colei e quella di costui.
In questo quadro, la "clemente, pia, dolce Vergine Maria" che il dottore mellifluo, San Bernardo, cantò con tanta soavità nella "Salve Regina", ci viene presentata da San Luigi Grignion come una vera torre di guerra ("Turris davidica" – esclama la litania lauretana).
Lungo la Storia, i figli della Madonna combatteranno sino alla fine del mondo contro i figli di Satana. E la vittoria finale sarà dei primi, per intercessione della Madre di Dio: "I figli di Belial, gli schiavi di Satana, gli amici del mondo - che è la stessa cosa! - hanno sempre perseguitato e continueranno più che mai a perseguitare quelli e quelle che appartengono alla santissima Vergine, come un giorno Caino ed Esaù, figure dei reprobi, perseguitarono i loro rispettivi fratelli Abele e Giacobbe, figure dei predestinati. Ma l'umile Maria riporterà sempre vittoria su quel superbo, e vittoria così grande, che riuscirà perfino a schiacciargli il capo, dove si annida il suo orgoglio" (op. cit., pp. 32-33).
I nostri tempi sono stati, sono e saranno ancora scossi da questo terribile scontro.
La soppressione di questa lotta per mezzo di una riconciliazione ecumenica tra la Vergine e il serpente, tra la razza della Vergine e la razza del serpente, avviando a un'era in cui l'utopica interruzione dello scontro porti a un accordo tra tutti i diritti e tutti i vantaggi, a un'interpenetrazione di tutte le lingue sotto un governo universale fatto di sola abbondanza e spensieratezza: ecco la grande utopia contro la quale le moltitudini devono premunirsi. Ecco il regresso (o meglio, la retrocessione) all'orgogliosa Torre di Babele, che il neopaganesimo cerca di riedificare. Ecco la bandiera tutta tessuta di illusione e di menzogna con la quale, in tutti i tempi, i demagoghi cercano di trascinare le masse insorgenti.
(Plinio Corrêa de Oliveira - "Folha de S. Paulo" 12-8-1980)
L'Angelo di Fatima
agli ordini di Maria Santissima