09/04/2023
CHRISTUS
VINCIT!
... Allo stesso modo ringrazio la Madonna
- sempre che sia possibile trovare parole sufficienti per farlo -
della grazia di aver letto e diffuso il Trattato della vera devozione a Maria
di San Luigi Maria Grignion di Montfort
e di essermi consacrato a Lei come schiavo perpetuo.
(Plinio Corrêa de Oliveira - Testamento Spirituale)
SUBLIME UNIONE D'ANIMA
TRA LA SANTISSIMA VERGINE E IL BAMBINO GESÙ
La prima impressione che mi causa questa immagine è di uno straordinario rapporto d'anima tra la Madonna e il Bambino Gesù: uno di quei momenti di familiarità tra madre e figlio in cui Lei gioca con il Figlio. Se questo rapporto non ammettesse mai un sorriso, non vi sarebbe una vera convivenza tra madre e figlio.
Per quale motivo? - Perché il bambino ha un qualcosa di debole che richiede un sorriso. Altrimenti si stabilirebbe una barriera tra i due, rendendo impossibile uno dei modi più elevati di unione spirituale.
Un certo svago tra Madre e Figlio porta a questo punto di convergenza: l'anima del Figlio si sente misericordiosamente e benignamente appagata in quel che possiede di più debole; e l'anima di Lei si manifesta più delicata, affabile e flessibile rispetto a Lui. È uno dei più begli aspetti dello stato d'animo materno. Quando si considera la Madonna mentre gioca con il Dio del Credo, Colui che Lei sa di essere la Seconda Persona della Santissima Trinità, che assunse la natura umana, possiamo capire l'apice di venerazione esistente in questa convivenza e quanto questo sorriso è autentico e non simulato. Il che rivela, alla pari di una grandezza infinita, una sublimità, un'affabilità e una bontà da lasciarci sconcertati.
Il sorriso nei rapporti tra madre e figlio si presenta tante volte in modo prosaico. Ma in questa immagine, al contrario, è nobilissimo. La Madre e il Figlio non perdono nulla della loro dignità.
Ecco un altro aspetto da mettere in risalto in questa scultura - che, a mio avviso, è molto superiore alle statue classiche greche: Lei in quanto regina, mentre indossa una corona e porta in braccio un principe.
È un capolavoro di castità, perché di questo rapporto solo le anime caste ne sono capaci. Un'anima non molto casta è incapace di un tale sorriso e il rapporto si trasforma in volgarità.
Osservate come la Vergine, allo stesso tempo in cui guarda il Dio-Bambino, medita su di Lui. Perché spetta più a Lei ammirarLo anziché a Lui nei confronti di sua Madre.
Dinanzi a questa scena qualsiasi uno piegherebbe le ginocchia!
(Plinio Corrêa de Oliveira, 26 novembre 1967 - Senza revisione dell'autore)