09/04/2023
CHRISTUS
VINCIT!
COLUI CHE PRENDE LA CROCE È IL VERO VINCITORE!
Quale contrasto! Lui, condannato, era giudice di quel castigo rigorosissimo. Gesù, sconfitto nelle apparenze, è in verità il vincitore. La croce è il legno della sconfitta, dell'infamia e del dolore. Eppure è il legno della gloria. E colui che è schiacciato con la croce, vince. Invece, chi vince senza la croce è uno sconfitto. Sei giorni prima, dall'alto del monte degli Ulivi, Gesù versava lacrime su Gerusalemme e profetizzava la sua rovina.
Ora annunciava solennemente la riprovazione e la terribile catastrofe che circa 40 anni dopo avrebbe cancellato la capitale dei giudei. Gli scribi, nell'udire quella profezia, avrebbero dovuto tremare di spavento. Però, accecati e induriti come demoni, si irritarono per le minacce che quel condannato osava proferire contro la città santa. E gli aguzzini, da loro incitati, raddoppiavano i colpi con cui lo ferivano, a tal punto che Egli cadde per la terza volta sulle pietre del viottolo, prima di arrivare in cima alla collina.
Lo rialzarono quasi esanime e Lo trascinarono a forza al luogo del supplizio...
In quel momento, la folla che affluiva da tutte le parti si assiepava intorno al monte, per assaporare gli ultimi tormenti dei condannati e applaudire la morte del Messia. Sta per scoccare mezzogiorno. Il momento è solenne come nessun'altro nella Storia dell'umanità: la grande tragedia, alla quale assistono gli angeli, gli uomini e i demoni - la tragedia dell'Uomo-Dio - è giunta al suo culmine.
Gesù patì tutto questo e morì per la salvezza degli uomini. Per la mia salvezza, per la tua salvezza, lettore, lettrice. Che cosa facciamo per ricambiare questo immenso beneficio e per non schierarci con coloro che crocifissero il Figlio di Dio?
(Plinio Corrêa de Oliveira - Tratto dalla rivista Tradizione, Famiglia, Proprietà - Anno 18, nº 52, Marzo 2012)