09/04/2023
CHRISTUS
VINCIT!
1959-2009
Commemorando il cinquantenario di
"Rivoluzione e Contro-Rivoluzione"
LA MEDIATRICE DELLE GRAZIE NECESSARIE
PER LA VITTORIA CONTRO-RIVOLUZIONARIA
Dal momento che ogni preservazione morale autentica od ogni rigenerazione morale autentica deriva dalla grazia, è facile vedere la parte della Madonna nella lotta fra la Rivoluzione e la Contro-Rivoluzione. La grazia dipende da Dio, ma indubbiamente Dio, con un atto libero della sua volontà, ha voluto far dipendere dalla Madonna la distribuzione delle grazie. Maria è la Mediatrice Universale, è il canale attraverso il quale passano tutte le grazie. Pertanto, il suo aiuto è indispensabile perché non vi sia Rivoluzione, o perché questa sia vinta dalla Contro-Rivoluzione.
Infatti, chi chiede la grazia per mezzo di Lei, la ottiene. Chi tenta di ottenerla senza l'aiuto di Maria non la otterrà. Se gli uomini, ricevendo la grazia, corrispondono a essa, è implicito che la Rivoluzione scomparirà. Al contrario, se essi non le corrispondono, è inevitabile che la Rivoluzione sorga e trionfi. Perciò, la devozione alla Madonna è condizione sine qua non perché la Rivoluzione sia schiacciata, perché vinca la Contro-Rivoluzione. Purché la devozione alla Madonna sia ardente, profonda, ricca di sostanza teologica, è chiaro che la preghiera di chi chiede sarà esaudita. Le grazie pioveranno su chi La prega devotamente e assiduamente. Se, al contrario, questa devozione è falsa o tiepida, macchiata da restrizioni di sapore giansenista o protestante, vi è il grave rischio che la grazia sia data con minore larghezza, perché incontra da parte dell'uomo nefaste resistenze.
La sterilità e perfino la nocività di tutto quanto si fa contro l'azione della grazia, e l'enorme fecondità di quanto si fa con il suo aiuto definiscono con precisione la posizione della Madonna nella lotta fra la Rivoluzione e la Contro-Rivoluzione, dal momento che l'intensità delle grazie ricevute dagli uomini dipende dalla maggiore o dalla minore devozione che hanno avuto verso di Lei.
(Dalla prefazione dell'edizione argentina di "Rivoluzione e Contro-Rivoluzione")