09/04/2023
CHRISTUS
VINCIT!
LA GRANDEZZA CONTRO-RIVOLUZIONARIA CROCIFISSA
Il Dottor Plinio incoraggiava sempre l'installazione di una Croce nelle sedi della TFP.
Eccola, grave ed imponente, nella sede Madonna del Buon Successo, Stati Uniti.
Presupposto
Essendo la Rivoluzione essenzialmente ugualitaria, volgare e mediocre, colui che si propone di combatterla non può farlo senza un'antagonistica ammirazione della Grandezza. A tal proposito, San Tommaso d'Aquino, nella Somma Teologica, analizza due virtù collegate alla Grandezza: la magnanimità e la magnificenza (2-2, 129 a 134).
Non v'è cosa pagata a più caro prezzo della grandezza. Essa non sarebbe grandezza, se la si potesse ottenere senza essere crocifissi.
Qualsiasi uomo è grande, purché sia fedele alla grazia.
L'infortunio è il piedistallo della grandezza. Una delle più irrimediabili volgarità di spirito del nazismo era ritenere che Nostro Signore Gesù Cristo, durante la Passione, si comportò come un uomo inferiore, perché fu sconfitto.
Grande non è chi possiede vaste proporzioni, bensì colui che produce grandi effetti.
I grandi uomini non sono quelli che si interessano soltanto alle grandi cose. Sono coloro che sanno vedere grandi orizzonti anche in quelle piccole.
La Madonna è la Madre indicibilmente grande, la Regina ineffabilmente dolce ed accessibile, l'arcobaleno che riunisce in una sintesi incomparabile i due aspetti della grandezza: la superiorità e la prodigalità.
Il Crociato, a braccia distese, deve poter dire di sé:
"Io rappresento la grandezza perseguitata, crocifissa, odiata in quanto grandezza e per il fatto di essere grandezza. Ma affermerò sempre la forza della legge".
"Io sono stato lapidato e crocifisso a causa della Grandezza".
"Io sono l'uomo della Grandezza a tutto campo".
La nostra, non è una grandezza che si pavoneggia,
ma è una grandezza in continuo combattimento, poiché,
dove entro, è indiscutibile che accedo con la mia sfida.
Oggi, più che mai, la forma più pesante di croce è la spada.
Non esiste un tradimento piccolo. Chi non diffida della persona di cui deve diffidarsi, non confida in chi deve confidarsi. Chi non sa difendere chilometri, non sa difendere millimetri.
L'uomo forte non ha paura di parlare, teme di tacere. Il buon senso senza coraggio porta alla vigliaccheria, e il coraggio senza buon senso porta alla demenza. L'astuzia è la quintessenza della prudenza.
Chi nel lavoro non è perseverante, al momento della battaglia persevererà?
Il cavaliere vive di audacia, nei cigli dell'orizzonte mentale ed assiologico, distinguendo con maturità le elucubrazioni temerarie, vacue e fatte di favole, dagli altissimi orizzonti inconcepibili all'uomo mediano. L'audacia è l'indizio precursore della vittoria.
Se una candela potesse pensare, il momento della sua maggior allegria sarebbe quello in cui finisse di consumarsi nelle mani di chi la tiene.
Penserebbe così: Io fui creata per illuminare, nelle mani di chi ha la vocazione di condurmi. Il mio stoppino, la mia cera, il mio fuoco, tutto si è consumato.
Io ho vissuto!
Far parte della Chiesa è cosa molto elevata e molto ardua (...). Questo suppone un senso cattolico reale, una purezza di costumi autentica e completa, una pietà profonda e sincera. In altri termini, suppone il sacrificio di tutta un'esistenza.
(Fonti: "Via Crucis", Plinio Corrêa de Oliveira e "A cavalaria não morre", raccolta a cura di Leo Daniele)