09/04/2023
CHRISTUS
VINCIT!
IL DOTTOR PLINIO CONTEMPLA LO SGUARDO DEL BAMBIN GESÙ
Come sarebbe bello se ci fossero elementi per stilare una storia, non dell'umanità, ma di un capitolo speciale della storia dell'umanità: la storia degli sguardi!
Degli sguardi magnifici,
degli sguardi splendenti,
degli sguardi soavi,
degli sguardi dolci,
degli sguardi tristi,
degli sguardi di speranza,
degli sguardi di perplessità,
degli sguardi di indignazione,
degli sguardi di ordinamento e pianificazione,
degli sguardi di imprecazione e di castigo.
Nella notte di Natale accadde quel momento benedetto in cui si aprirono alla vita e al mondo quegli occhi divini che fanno tacere ogni lingua.
Immaginiamoci quella grotta come se fosse enorme, alta, grande, quasi una cattedrale, che ovviamente non avrebbe una architettura definita, ma dove i profili delle pietre facessero presentire vagamente le ogive di una cattedrale come sarebbero esistite nel futuro Medioevo.
Possiamo immaginare la grotta dove c'era la culla del Bambino Gesù. Egli era lì, con la maestà di un vero re, nonostante giaceva nel suo presepe essendo ancora bambino; Egli, re di ogni maestà ed ogni gloria. Immaginiamoci mentre ci avviciniamo a Lui, ed ecco che apre gli occhi e nello sguardo appare la sua fisionomia regale.
Nello sguardo si manifesta un fulgore talmente profondo, che percepiremmo in Lui un grande saggio; circondato da un'atmosfera tale, che ravvolgerebbe di santità chiunque Gli si avvicinasse.
(...) Immaginiamoci anche lì la Madonna ai piedi del Bambino Gesù, pure Lei come vera Regina, maestosissima, trascendente, purissima, che prega.
(...) Tutte le perfezioni dell'universo sono racchiuse nello sguardo di Nostro Signore Gesù Cristo, in modo tale che Lui possiede stati d'animo che corrispondono a tutte le bellezze del creato. Nel centro di tutti i colori, di tutte le bellezze, esiste il viso adorabile di Nostro Signore Gesù Cristo; nel centro del viso adorabile di Nostro Signore Gesù Cristo, c'è il Suo sguardo raffinatezza e compendio di tutti i visi. Gesù parla con chi immerge nel Suo sguardo, limpido, affabile, sereno, quasi vellutato, ma in fondo con una rettitudine, una fermezza e una forza che colmano allo stesso tempo di fascino e di fiducia (...).
Ecco dunque che questo Re, così pieno di maestà, a un certo momento per noi apre i suoi occhi. Osserviamo il suo sguardo purissimo, intelligentissimo, lucidissimo. Egli penetra nel più profondo dei nostri occhi. Vede l'aspetto più profondo dei nostri difetti, ma anche il meglio delle nostre qualità. E in quell'attimo ci tocca l'anima come toccò, trentatré anni dopo, San Pietro.
Quando il peccatore meno se lo aspetta, grazie ad una amabile supplica della Madonna, il Bambino Gesù sorride. E con questo sorriso, nonostante tutta la Sua maestà, sentiamo che le distanze spariscono, il perdono invade la nostra anima e una certa cosa ci attira. Attratti così ci incamminiamo a starGli vicino. Affettuosamente ci abbraccia e pronuncia il nostro nome, dicendo: "Io ti ho voluto tanto e ti voglio tanto! Desidero per te molte cose e te ne perdono tante altre! Non pensare più ai tuoi peccati! Pensa soltanto, d'ora in poi, a servirmi. Ed in ogni occasione della tua vita, quando avrai qualche dubbio, ricordati di questa condiscendenza, di questa amabilità, di questo beneplacito che adesso ho verso te, e ricorri a Me per mezzo di Mia Madre, per mezzo degli intercessori che ho stabilito fra te e Me, che ti esaudirò. Sarò il tuo rifugio, la tua forza, e queste grazie ti condurranno al Cielo per ivi regnare al mio fianco per tutta l'eternità".
A tanto amore noi oseremmo mormorare: "Signore, non sono degno che mi guardiate, ma volgetemi uno sguardo, consentite che il Vostro sguardo si immerga nel mio, e la mia anima sarà salvata".
"Io vengo da così alto e tutto posso. In Me risiede il riflesso della bontà increata ed assoluta."
A questo punto la Mediatrice interverrebbe dicendo: "Ciò che voglio donare perché sono buona; quel che desidero concedere perché sono Madre; le cose che posso dare perché sono Regina, tutto questo, figlio mio, te lo do. Non proferisco una parola, ma faccio qualcosa migliore che parlare al tuo udito; ti comunico una grazia che sussurra in fondo alla tua anima. La senti questa pace che trasborda dal Mio cuore, ti penetra e ti colma? Questa pace che nessuna gioia terrena può darti? E che ti fa percepire una tranquillità interna, nella quale risuona la Mia voce, benché inaudibile al tuo udito: è tutto risolto e ciò che non lo è ancora, lo sarà. Confida in Me, Io sistemerò tutto. Le apparenze potrebbero non essere tali, ma accetta questo sorriso, percepisci questo sussurro, contempla questa bontà e non dubitare più".