09/04/2023
CHRISTUS
VINCIT!
QUALE UTILITÀ CI FU NEL MIO SANGUE?
Il momento in cui Nostro Signore è solo, flagellato, schernito, crocifisso, e in cui persino i suoi discepoli Lo abbandonano: ecco l'ora della Contro-Rivoluzione!
La breccia poco difesa nella muraglia e attraverso la quale le orde avversarie penetrano in modo torrenziale, quello è il posto della Contro-Rivoluzione!
Gli stendardi abbandonati e che sono caduti a terra; le mura dove vi sono brecce, le verità che nessuno considera e per le quali lo zelo è scarso; tutto ciò che è stato man mano abbandonato e progressivamente consegnato all'avversario, ecco la parte che la Provvidenza ha voluto dare alla Contro-Rivoluzione.
Tutta la sapienza, tutta la cultura e tutta l'arte dei paesi pagani anteriori a Gesù Cristo, la cui opera la Chiesa, lungi dal distruggere, elevò e immortalò; tutte le aspettative dei Profeti che imploravano la Redenzione di tutto il genere umano; tutto il sangue dei nostri martiri; tutta la santità di tante anime che nel decorrere della Storia sono state elevate agli onori degli altari; le veglie di tanti dottori; l'amore di tanti apostoli; tutto ciò, tutto questo immenso tesoro naturale e soprannaturale è come depositato nelle nostre mani! Se lo faremo vincere, trasmetteremo questo inestimabile caudale di valori ai secoli venturi. Se non lo faremo vincere, questo tesoro sarà inutile per milioni di anime e forse non produrrà la pienezza dei suoi frutti durante decine di secoli. E Nostro Signore potrà ben chiederci un resoconto di tale sconfitta, facendoci la terribile domanda che si legge nella Sacra Scrittura: "Quae utilitas in sanguine meo?" "Quale utilità ci fu nel mio sangue?"
(Plinio Corrêa de Oliveira "Legionario", nº 489, 25/01/1942")