09/04/2023
CHRISTUS
VINCIT!
VITTIMA ESPIATORIA
Ogni 3 febbraio, la TFP ricorda un episodio importante nella vita del nostro Fondatore, Plinio Corrêa de Oliveira.
"La Santa Chiesa è la luce dei miei occhi", affermava il noto leader cattolico. La crisi che aveva colpito la Mistica Sposa di Cristo lo addolorava profondamente. Una crisi così grave che Paolo VI era giunto a paragonarla a un misterioso processo di "autodemolizione". Questa triste situazione della Chiesa, che si ripercuoteva poi sulla società, esacerbando i suoi già così gravi problemi, il Dottor Plinio la riteneva insolubile senza un aiuto dal Cielo.
Per affrettare il trionfo del Cuore Immacolato di Maria, come promesso dalla Vergine a Fatima, gli sembrava necessario che alcune anime si offrissero eroicamente in sacrificio, seguendo il tradizionale uso cattolico.
Con questa intenzione, durante una riunione serale del 1° febbraio 1975, egli si offrì esplicitamente come vittima espiatoria. Appena trentasei ore dopo, il pomeriggio del 3 febbraio, restò gravemente ferito in un incidente stradale su una strada provinciale, non lontana da São Paulo.
Pioveva. Il nostro Fondatore, con varie fratture e perdendo molto sangue, giaceva sull'asfalto. Un conduttore si rifiutò di portarlo al Pronto Soccorso: non voleva sporcare i sedili della macchina... Un altro si rifiutò perché "questo qua è già spacciato, non c'è niente da fare...". Alla fine, fu caricato da un contadino su un vecchio pickup. Arrivando all'ospedale di Jundiaí, in stato di semi-coscienza, disse a chi lo accompagnava: "Non sapete quanto mi dispiace dover arrivare in ritardo per la nostra riunione!"... Mai un lamento uscì dalla sua bocca.
Dopo diversi interventi, egli tornò a casa su un letto ortopedico, il braccio destro immobilizzato e la gamba sinistra sotto trazione.
Fu in tali penose circostanze che prese conoscenza di una nuova offensiva contro l'istituzione della famiglia, in Brasile: la sinistra aveva presentato in Parlamento un disegno di legge a pro del divorzio. Contro il parere dei medici, che gli consigliavano riposo assoluto, dal suo letto di dolore il Dott. Plinio organizzò, e poi guidò alla vittoria, una campagna pubblica che riuscì a fermare la minaccia divorzista.
La vendetta degli avversari arrivò velocissima. Mentre era ancora a letto, incapace di autonomia anche nelle cose più semplici, come parlare al telefono o prendere le posate per mangiare, si scatenò contro la TFP brasiliana una feroce campagna pubblicitaria talmente accanita che, nel parere di un noto politico, "avrebbe potuto spodestare un qualsiasi governo". Infatti, furono pubblicati sui giornali nientedimeno che 1.923 attacchi in poche settimane.
Il Dott. Plinio guidò la controffensiva, scrivendo tra l'altro una confutazione - "La TFP in legittima difesa" - che ridusse a polvere gli argomenti degli avversari. Poco a poco, la campagna ammainò fino a scomparire.
A metà aprile, potendo finalmente uscire da casa, si presentò all'improvviso in una riunione plenaria di soci e cooperatori della TFP. Salutato con lunghi applausi, tenne quindi una conferenza sulla devozione alla Madonna e sulla fiducia come virtù fondamentale per ogni contro-rivoluzionario.
Le sofferenze non avevano abbattuto il guerriero. Anzi, riprendeva la battaglia con più animo che mai. Gli strascichi dell'incidente perdureranno fino alla fine della sua vita. Saranno vent'anni di gravosi sacrifici, da lui sopportati con animo sempre fermo e sereno.