09/04/2023
CHRISTUS
VINCIT!
Nell'attesa fiduciosa dei profetici eventi di Fatima
RIVOLUZIONE E CONTRO-RIVOLUZIONE
IN LINGUA RUSSA
"Il Santo Padre mi consacrerà la Russia, che si convertirà,
e sarà concesso al mondo qualche tempo di pace."
Postfazione di "Rivoluzione e Contro-Rivoluzione" nel 1992
[...] E il comunismo? Che ne è di esso? La forte impressione che sia morto si è impadronita della maggior parte dell'opinione pubblica d'Occidente, conquistata dalla prospettiva di una pace universale di durata indeterminata. O forse di una durata perenne, con la conseguente scomparsa del terribile fantasma dell'ecatombe nucleare mondiale.
Ma questa "luna di miele" dell'Occidente con il suo supposto paradiso di distensione e di pace perde gradatamente il suo brillio.
Infatti, abbiamo fatto riferimento poco prima alle aggressioni di ogni tipo che lampeggiano nei territori della defunta URSS. Quindi ci dobbiamo chiedere se il comunismo è morto. All'inizio, le voci che mettevano in dubbio l'autenticità della morte del comunismo sono state rare, isolate e scarsamente fondate.
A poco a poco, qua e là, ciononostante sono comparse ombre all'orizzonte. In nazioni dell'Europa Centrale e dei Balcani, come dello stesso territorio dell'ex URSS, si è venuto notando che, in alcuni casi, i nuovi detentori del Potere erano figure di rilievo dei partiti comunisti locali. Fatta eccezione per la Germania Orientale, il percorso verso la privatizzazione nella maggioranza dei casi si sta facendo più in apparenza che in realtà, cioè a passi di tartaruga, lenti e senza regola completamente definita.
Ossia, si può dire che in questi paesi il comunismo è morto? Oppure che è semplicemente entrato in un complicato processo di trasformazione? Dubbi a questo proposito vanno crescendo, mentre gli ultimi echi della gioia universale per la supposta caduta del comunismo vengono spegnendosi discretamente.
Quanto ai partiti comunisti delle nazioni dell'Occidente, sono ovviamente avvizziti al fracasso dei primi crolli nell'URSS. Ma già ora diversi di essi cominciano a riorganizzarsi con nuove etichette. Questo mutamento di etichetta costituisce una risurrezione? Una metamorfosi? Propendo di preferenza per quest'ultima ipotesi. Solo il futuro potrà dare certezze.
Questo aggiornamento del quadro generale in funzione del quale il mondo va prendendo posizione, mi è parso indispensabile come tentativo di far un poco di chiarezza e di ordine in un orizzonte, nei cui quadranti cresce soprattutto il caos. Qual è l'orientamento spontaneo del caos, se non un'indecifrabile accentuazione di se stesso?
Il Regno del Cuore Immacolato di Maria
[...] Nelle sue apparizioni la Madonna prospettò perfettamente l'alternativa. O ci convertiamo, oppure si abbatterà un tremendo castigo. Ma, infine nel mondo sarà instaurato il Regno del Cuore Immacolato.
In altri termini, in qualsiasi modo, con maggiori o minori sofferenze per gli uomini, il Cuore di Maria trionferà.
Il che vuol dire, insomma, che in sintonia con il Messaggio di Fatima, i giorni del dominio dell'empietà sono contati.
Plinio Corrêa de Oliveira
(Catolicismo, Febbraio 1958)