09/04/2023
CHRISTUS
VINCIT!
I contenuti di questa pagina sono reperibili in altre sedi in portoghese, francese, inglese, spagnolo e tedesco. È un punto di fierezza filiale dunque pubblicarli, di prima mano, anche in italiano. A chi desidera diffonderli si prega di citare il sito: www.pliniocorreadeoliveira.it.
I RE MAGI RAPPRESENTARONO TUTTA L'UMANITÀ NEL NATALE:
POCHI MA RAPPRESENTATIVI
Siamo alla festa dell'Epifania del Signore: riconoscendo nei Magi, in adorazione, le primizie della nostra vocazione e della nostra Fede, celebriamo con cuore gioioso l'inizio di questa felice speranza.
Riguardo all'adorazione dei Re Magi, dinanzi a un bel quadro che li raffigura dobbiamo fare questa considerazione: il valore che hanno, nei piani della Provvidenza, le cose con carattere rappresentativo e simbolico. Non v'è un solo commentatore dell'adorazione dei Magi, che non asserisca la convenienza che questi venissero ad adorare Nostro Signore per rappresentare i gentili che sin dal principio si avvicinerebbero alla sua culla; ed anche la convenienza che fossero magi, per rappresentare tutta la sapienza antica nel prestare omaggio a Gesù.
Sappiamo che la parola magi significa qui degli uomini di una sapienza straordinaria, notevole, venuti da diversi luoghi, per adorare il Signore. Viene messo in dubbio se questi magi erano infatti dei re. A mio avviso questo dubbio ha un certo aspetto egualitario, poiché la Cristianità, servita da una venerabile tradizione, ha da sempre creduto che fossero dei re. E questa tradizione è talmente continua - ed ha senz'altro qualche consonanza con certi passi della Sacra Scrittura che fanno riferimento a dei re venuti da lontano per adorare il Messia - che di per sé merita fede e credibilità; e non vedo alcun motivo perché non fossero dei re... leggi il testo completo »
VITA INTERIORE: IN CHE COSA CONSISTE
La vita interiore consiste nel continuo analizzare e relazionare con Dio, con la Chiesa Cattolica e con la Madonna, tutto ciò che vedrete. Ad esempio, passa una auto: è di stile rivoluzionario o contro-rivoluzionario? Questa è vita interiore.
Quando si passa davanti ad una effigie della Madonna, fare una giaculatoria. Imbattendoci con un uomo che ha le caratteristiche di un guerrigliero, riflettere su ciò che la guerriglia ha di detestabile, amare l'ordine cristiano in quanto opposto alla guerriglia. Se si passa davanti un sacerdote progressista, considerare quanto è spiacevole che un sacerdote sia così e recitare una giaculatoria per la sua conversione. Aver amore per la Contro-Rivoluzione dentro la Chiesa ed esecrazione per la Rivoluzione progressista al suo interno, questa è vita interiore. Mentre si svolge un'azione apostolica: recitare una giaculatoria alla Santissima Vergine chiedendoLe che l'apostolato sia fruttifero...
Pregare con frequenza o analizzare dal punto di vista cattolico ciò che si sta vedendo: ecco la vita interiore... leggi il testo completo »
UN ESEMPIO DI ESERCIZIO DI TRASCENDENZA: IL CASTELLO DE LA MOTA
Il Castillo de La Mota si trova nella città di Medina del Campo (in provincia di Valladolid, Spagna). Situato su una piccola collina scoscesa - una mota - domina la città e tutta la sua estesa circoscrizione.
Fu costruito lungo i secoli XIII, XIV e XV, sui ruderi di una fortezza musulmana del secolo XII. L'attuale castello fu eretto dal re Giovanni II di Castiglia, nel 1440. All'epoca dei Re Cattolici (ultimo periodo del secolo XV e inizio del secolo XVI) fu fortificato e divenne il miglior castello europeo del genere. In esso adoperarono delle mattonelle rossicce caratteristiche della regione, applicando la pietra soltanto in certi particolari. L'esercizio di trascendenza si compone di tre fasi: inizia con una descrizione; segue quel che chiamiamo esclamazione o impressione definita; arrivando, infine, alla trascendenza propriamente detta... leggi il testo completo »
L'AMMIRAZIONE NEL PENSIERO DI PLINIO CORRÊA DE OLIVEIRA
Chi non ha mai avuto visioni può essere un contemplativo? Sì, poiché per essere contemplativo non è necessario avere fenomeni mistici e neppure è necessario smettere di essere un uomo d'azione. È già stata menzionata la definizione del Tanquerey (cfr.Parte II, cap.1, item2) secondo la quale "contemplare, in genere, è guardare un oggetto con ammirazione".
La nostra ammirazione deve essere costante e multiforme. Deve abbracciare una vasta gamma di argomenti: ambienti, costumi e civiltà; i grandi panorami della Storia; ingenti questioni teologiche, filosofiche o sociologiche; oggetti di artigianato; movimenti di opinione pubblica; aspetti di psicologia umana; grandi personaggi ed anche persone molto semplici; sia le opere d'arte che i piccoli particolari della natura.
Siamo, quindi, ricondotti alla domanda: - Come si fa a contemplare l'universo? Lo si può fare in diversi modi, così come un'immagine può essere apprezzata con lenti diverse. In questo capitolo e in quelli successivi, verranno descritte alcune "finestre" dalle quali lo spirito umano può contemplare le vette della realtà, senza avere visioni. La prima "finestra" è l'ammirazione... leggi il testo completo »
AVENDO VISTO IL NEMICO DELLA CHIESA...
Il falco ha una capacità di volo che sembra sproporzionata alla sua dimensione: un volo rettilineo, che indica una totale assenza di paura. Attacca e afferra con intera sicurezza la sua preda. La sua ampia visione precede l'azione e perciò non tituba. Questo ci da una idea delle qualità morali proprie dell'uomo. È bello considerare un uomo che discerne da lontano l'avversario. È bella l'anima dell'uomo che, avendo visto il nemico della Chiesa, lo assale senza vacillare e al momento opportuno, con una prodezza simile a quella del falco quando fende gli spazi. È metafisicamente bella la causa che sfocia nell'azione, e così pure l'azione preceduta dal gioco dell'intelligenza. Nel caso del falco, la sua vista è il simbolo dell'intelligenza acuta che scruta da lontano. Il falco possiede soltanto l'istinto animale, ma la sua azione nell'attaccare e conquistare la vittoria, per poi tornare fedele e pacifico vicino al suo padrone, è un'immagine della volontà umana che realizza ciò che l'intelligenza le ha indicato, e poi si riposa... leggi il testo completo »
FISIONOMIA MORALE DI UN CROCIATO
Il primo aspetto che attira l'attenzione, con molta fedeltà, in questa figura è il modo in cui quest'uomo sta in piedi. Egli presenta un equilibrio di corpo perfetto. Notate i piedi: non sono come certi piedi piatti, di papero, non si equilibra come un palmipede. No. È l'equilibrio corporeo dell'uomo, nel quale esiste pure un certo tocco di eleganza, un qualcosa di spirituale. Egli sta facendo un certo sforzo per stare in piedi. È uno stare in piedi in cui c'entra qualcosa dell'anima. Le gambe, il tronco, le braccia, rappresentano l'equilibrio perfetto di un uomo che ha vinto l'effetto della legge di gravità con la forza della muscolatura e con la coerenza fisiologica e anatomica con cui tutte le membra sono coordinate per rimanere in piedi. È, quindi, uno statico che rappresenta l'intera coerenza nel trionfo sulla gravità. È l'uomo che sente meno il peso del corpo - perché è così che se ne sente meno il peso - ma è posto nella massima reazione contro la pigrizia, che la gravità solitamente produce. Non ha un goccio di pigrizia, il che è un modo serio di stare in piedi... leggi il testo completo »
Maggio, mese di Maria
MADRE DEL BUON CONSIGLIO DI GENAZZANO
Bontà, tenerezza e protezione
La fisionomia della Madonna in questo quadro è totalmente distesa. Non si nota nessun muscolo contratto. La sua espressione è così, soltanto per la contentezza di avere fra le braccia il Bambino Gesù. Pensa solo a Lui. Non ha nessun'altra preoccupazione. Il mondo intero non esiste per Lei, ma soltanto il Bambino. Lei non Lo sta propriamente guardando, ma fissa lo sguardo su chi le è davanti e prega. Tuttavia, poiché il viso della Vergine Santissima tocca la fronte di Suo Figlio, è come se Lei provasse un certo compiacimento nella Sua presenza, una certa gioia in quel contatto corporeo che è soprattutto un contatto spirituale molto intimo e che La colma di soddisfazione. La bontà, la tenerezza e la protezione verso il Figlio vengono evidenziate dalla posizione del collo e della testa. Il Bambino è stretto a Lei e La tiene dal collo; l'estremità della Sua mano è visibile dietro il collo della Madre, il che spiega perché ha il collo leggermente inclinato... leggi il testo completo »
NON TRATTIAMO I LUPI COME SE FOSSERO PECORELLE SMARRITE
La dottrina di Nostro Signore Gesù Cristo è piena di verità apparentemente contrastanti le quali, esaminate attentamente, sono lungi dallo smentirsi vicendevolmente, ma si completano reciprocamente formando un'armonia veramente meravigliosa. È questo il caso, per esempio, dell'apparente contraddizione tra la giustizia e la bontà divina. Infatti, Dio è allo stesso tempo infinitamente giusto e infinitamente misericordioso. Se ogni volta per capire bene una di queste perfezioni chiudessimo gli occhi all'altra, incorreremo in un grave errore... leggi il testo completo »
1959-2009
COMMEMORANDO IL CINQUANTENARIO DI "RIVOLUZIONE E CONTRO-RIVOLUZIONE"
Prefazione inèdita all'edizione tedesca
In questa prefazione, già scritta nella decade del '70, il Prof. Plinio Corrêa de Oliveira definisce i concetti di "destra, centro e sinistra" in funzione del fenomeno rivoluzionario, e spiega al pubblico tedesco l'interesse della sua opera. Purtroppo, gli editori della prima edizione teutonica di "Revolução e Contra-Revolução", ricca e ben illustrata, non erano a conoscenza di questo testo(1) quando ne prepararono la pubblicazione.
Il libro venne alla luce nel 1996, editato dalla Deutsche Vereinigung fur eine Christliche Kultur (DVCK), con sede a Frankfurt am Main.
Il presente lavoro tratta di questioni che animano sin dalle fondamenta gli ambienti colti e particolarmente l' elite cattolica del Brasile. Tuttavia... leggi il testo completo »
SORRISO, AGONIA E MORTE DEL FIGLIO DI DIO
Sorriso.
Signore, cosa ti avrebbe indotto a sorridere dall'alto della croce? Che abisso di contraddizione fra i dolori che, dal capo ai piedi, tormentano il tuo sacro corpo, e quel sorriso che affiora dolce, soave, tenero, socchiudendoti le labbra e illuminandoti il viso! Soprattutto, Signore, che contraddizione tra l'abisso dei dolori morali che riempie il tuo Cuore e quella gioia, così delicata e così autentica, che traspare dal tuo Volto! Contro di te si è scagliato tutto il mare magnum dell'ignominia e della miseria umana. Non c'è ingratitudine né calunnia che ti sia stata risparmiata...
Agonia.
"Per le lacrime di Maria, per l'ultima agonia, abbi pietà di me". Questi versi così semplici di un cantico religioso senza pretese si incisero profondamente in me. E mi vengono in mente contemplando il tuo Volto in agonia. L'ultima agonia... Che forza in quella espressione. Ogni tappa dell'agonia sembra una fine, dalla quale sgorga non la fine ma una agonia ancora peggiore. E così, di dolore in dolore, di eccesso in eccesso, si giunge all'estrema agonia in cui la morte spezza i vincoli ultimi che legano l'anima al corpo. Ultima agonia di un corpo spaventosamente tormentato...
Morte.
Tutto è compiuto: "consummatum est" (Io 19,30). La tua testa pende inerte. Una maestosa pace, soavissima e divina, splende in tutto il tuo corpo, sei pieno di pace, o Principe della Pace. Ma intorno a te tutto è afflizione e sconvolgimento. Afflizione estrema nel Cuore di Maria e nel piccolo gruppo dei tuoi fedeli. Sconvolgimento nell'universo intero. Il sole si oscura, la terra trema, il velo del Tempio si squarcia, i centurioni scappano. Ma tu resti in pace. Sì, perché tutto è compiuto. Perché l'iniquità ha palesato la sua infamia fino alla fine. E perché tu hai palesato fino all'estremo la tua divina perfezione... leggi il testo completo »
XIIa STAZIONE
Terminate le estenuanti faccende di un intero giorno di lotta e di lavoro, decisi assistere a una benedizione del Santissimo Sacramento. Avevo ancora a mia disposizione un'intera ora. Ma, decisi di dirigermi in chiesa il più presto possibile, per aspettare l'inizio della solenne liturgia.
Entrai. L'ambiente corrispondeva, esattamente, alla mia aspettativa. Due pallide lampade elettriche accese in una navata laterale spargevano nell'immenso corpo del tempio una luce disuguale e capricciosa che ritagliava sul pavimento di pietra e sulle pareti sobriamente decorate, le ombre impreviste delle massicce colonne dell'edificio. Dall'esterno, l'illuminazione pubblica proiettava sulle finestre una luce appena sufficiente per fare brillare i rubini e gli zaffiri delle vetrate, senza ferire, comunque, l'augusta oscurità della chiesa. I clakson delle auto, la voce dei giovani giornalai, il rumore confuso del traffico, tutto il gemito della grande città, ormai alle ultime ore del giorno, piegava sotto il peso del dovere quotidiano quasi concluso, ripercuoteva all'interno della chiesa, nobilitato dai magici e trasformanti artifici di un'eco che gli imprimeva un grave tocco di soprannaturalità.
Credevo di essere solo, ma poco dopo, mi accorsi che qualcuno stava terminando la Via Sacra, nella navata destra della chiesa. Notai, pure, che era un giovane giornalista cattolico e, quindi, un mio collega.
Avvicinandosi sempre più, arrivò alla XIIa Stazione, dove, ai piedi di un Crocifisso, ascoltai la sua preghiera detta sottovoce... leggi il testo completo »
DAVANTI ALLA PASSIONE DELLA CHIESA, QUAL È IL NOSTRO ATTEGGIAMENTO?
La vera pietà deve impregnare l'intera anima umana e deve quindi risvegliare e stimolare l'emotività. Ma la pietà non è solo emozione, nemmeno è principalmente emozione.
La pietà sgorga dall'intelligenza, seriamente formata da un accurato studio catechetico, da una esatta conoscenza della nostra Fede e, quindi, delle verità che devono reggere la nostra vita spirituale.
La pietà risiede anche nella volontà. Dobbiamo volere seriamente quel bene che conosciamo [...].
Questo vale specialmente per il periodo della Settimana Santa. Non serve a nulla il solo accompagnare con tenerezza i vari episodi della Passione; questo è eccellente, ma non sufficiente... leggi il testo completo »
I FASCINI DELLA RAZZA NERA
Alcuni fatti occorsi nella mia vita, piccoli ma con significato simbolico, illustrano il fascino che si può discernere nel colore nero e nella razza nera.
Una volta, passeggiando in auto a Parigi - forse andando all'aeroporto - attraversavo un quartiere periferico e vidi esposto in una vetrina di un negozio, un vaso di tulipani. Il bello e il pittoresco di quel vaso - con quel tocco piccante che solo i francesi sanno dare - è che c'era anche un tulipano nero.
Attorno ad esso, dei tulipani color rosso sangue, altri giallo oro ed altri ancora bianchi, che formavano una policromia in cui il colore nero era il tocco forte, che dava incanto a tutto il resto. Questo effetto mi fece ricordare la razza nera... leggi il testo completo »
IL BASTONE E L'ARANCIA
Si immagini, il lettore, che qualcuno gli chiedesse di scrivere un articolo, provando che l'arancia e un bastone sono oggetti differenti fra loro... leggi il testo completo »
L'IMMOBILITÀ MOBILE DEL CAOS
Se c'è un comune denominatore negli avvenimenti della vita pubblica e privata di tante nazioni odierne, si può dire che è il caos. Le prospettive caotiche sembrano ripetersi a sé stesse e si cammina, sempre più, nelle vie del caos mentre nessuno sa bene sin dove si va. Le forze enigmatiche... leggi il testo completo »
LA GIOVENTÙ FU FATTA PER L'EROISMO O PER IL GODIMENTO?
Con la chitarra a tracollo e il microfono in mano, "l'artista" Elvis Presley, campione mondiale della "frenesia" che sta mettendo in delirio milioni di persone, canta e danza tra gli strumenti dell'orchestra, dinanzi ad un pubblico allucinato. Nell'uomo, è l'intelligenza che deve dirigere la volontà, e ambedue devono, a loro volta, illuminare la sensibilità, guidarla e proteggerla dalla debolezza che le è propria. Infatti... leggi il testo completo »
SAN PAOLO APOSTOLO
La storia dell'Apostolo San Paolo è ricca di dettagli interessanti. Il punto caratteristico è che si tratta di una storia di violenza. Saulo fu un uomo violento nella persecuzione alla Chiesa nascente, che egli voleva sterminare. Egli respirava violenza e desiderava... leggi il testo completo »
GIÀ SUN DICEVA...
Clausewitz, il grande teorico della guerra teutonica, enunciò il principio secondo il quale la vittoria su di un popolo non consiste nel distruggerlo fisicamente, ma nel togliergli la volontà di perseverare nella lotta. Mille episodi storici confermano questa massima. Napoleone, ad esempio... leggi il testo completo »
PLINIO CORRÊA DE OLIVEIRA, UN CONTEMPLATIVO
Si ha molto analizzato Plinio Corrêa de Oliveira come un uomo d'azione, il che è vero, ma lasciando senza maggior rilievo ciò che mi sembra la fonte dalla quale sgorgava tutta la sua attività di lotta in pro della Civiltà Cattolica. Questa lotta nasceva da una profonda vita spirituale, di contemplazione e di preghiera. Nel fragore della battaglia... leggi il testo completo »
"N-A-N-E"
Esiste nell'opinione pubblica brasiliana una larga fascia designata - nel parlare quotidiano della TFP - con la sigla "N-A-N-E". In questa fascia non vengono inclusi propriamente i "rospi" , cioè, i comunisti e i socialisti danarosi, che usano la maschera progressista o democristiana. Si tratta di tutto un altro genere di persone. Mi spiego... leggi il testo completo »
VIRGO POTENS
Grazie a Dio, forma radici sempre più profonde tra i cattolici brasiliani la convinzione che i destini dell'umanità contemporanea sono indissolubilmente legati alla Chiesa, in tal modo che l'unico modo efficiente di operare per la soluzione della crisi tremenda in cui il nostro secolo si dibatte, è impegnarsi nell'espansione della dottrina cattolica. La Storia registra il caso di... leggi il testo completo »
LA RAMPA INESORABILE DELLA RIVOLUZIONE NELL'ABBIGLIAMENTO
Oggi vogliamo mettere in evidenza uno dei principi più essenziali del triste cammino percorso dall'Occidente, partendo dalle sue tradizioni culturali e sociali cristiane, verso il paganesimo totale, ormai così prossimo. Si tratta del principio che chiameremo... leggi il testo completo »